Descrizione
dopo che in precedenza in nome dell’autonomia Sicilia e Friuli-Venezia Giulia avevano ufficializzato quella che sarà la data del voto.
In Italia per le elezioni amministrative 2023 si voterà nella doppia data di domenica 14 e lunedì 15 maggio, poco più di un mese dopo il voto nei comuni del Friuli-Venezia Giulia e due settimane prima della data in Sicilia.
Ecco allora una guida alle elezioni amministrative 2023 con tutte le notizie in merito alla data e agli orari del voto, una sintesi della legge elettorale e l’elenco dei comuni capoluogo che saranno chiamati a eleggere un nuovo sindaco.
Elezioni amministrative 2023: le date
Le elezioni amministrative 2023 in Italia si terranno in data domenica 14 (dalle ore 07:00 alle ore 23:00) e lunedì 15 maggio (dalle ore 07:00 alle ore 15:00).
Gli eventuali ballottaggi invece avranno luogo il 28 e 29 maggio con gli stessi orari; non ci sarà un accorpamento con le Elezioni Amministrative in Calabria dove si voterà il 25 e 26 giugno, mentre la Provincia autonoma di Trento sceglierà il nuovo presidente in autunno.
La Regione Sicilia, vista la sua autonomia, ha stabilito che il primo turno delle elezioni amministrative nell’isola si terrà in data domenica 28 maggio (dalle 7 alle 23) e lunedì 29 (dalle 7 alle 15), con gli eventuali ballottaggi che invece si svolgeranno domenica 11 e lunedì 12 giugno con i medesimi orari.
In Friuli-Venezia Giulia invece le regionali e le amministrative nei 24 Comuni interessati saranno accorpate alle regionali: urne aperte domenica 2 aprile (dalle 7 alle 23) e lunedì 3 aprile (dalle 7 alle 15). Per quanto riguarda lo spoglio verrà data la precedenza al voto per la Regione, mentre gli eventuali ballottaggi si terranno domenica 16 e lunedì 17 aprile.
La legge elettorale
Fatta eccezione per le regioni a statuto speciale dove possono esserci dei cambiamenti, la legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di tipo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.
In un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.
Alla divisione dei seggi per determinare chi saranno i consiglieri, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.